Fmi: tagli e aggiustamenti per stabilizzare l'economia sammarinese

Affrontare le sfide del settore bancario ma non solo: il Fondo Monetario Internazionale invita San Marino a curare scrupolosamente, allo stesso modo, la politica di bilancio, “il principale strumento politico – così la definisce l'FMI - a disposizione del Paese per stabilizzare l'economia”. Si parte dalla necessità di un graduale aggiustamento di bilancio che dovrebbe iniziare quest'anno. In linea con quanto suggerito, il segretario Celli ha già annunciato l'approvazione dell'assestamento al bilancio entro agosto, l'obiettivo – ha ricordato - è risanare e ricostituire le riserve, il Paese soffre ora come ora un problema di liquidità”. Un intervento di questo tipo dovrebbe comportare – si legge nella relazione – anche un miglioramento della qualità della spesa e una ridistribuzione della spesa corrente verso categorie che possono maggiormente favorire la crescita. Ma da valutare secondo i tecnici Fmi c'è anche una ulteriore, modesta, riduzione della spesa riferita agli stipendi pubblici che, in percentuale, – spiegano – è tra le più alte tra i paesi di raffronto della zona euro. Anche la spesa sanitaria andrebbe razionalizzata così come sarebbero da adottare entro l'anno i piani di riforma delle pensioni. Per salvaguardare gli obiettivi di bilancio, il Fondo insiste infine sulla opportunità di introdurre l'Iva. Per rispondere ad eventuali shock futuri – rimarcano gli esperti di Washington – sarebbe utile che le autorità iniziassero ad esaminare l'accesso al finanziamento esterno per lo Stato, che introdurrebbe anche una disciplina di mercato , diversificando le fonti di finanziamento e rompendo il circolo vizioso banche-Stato.
Tornando infine alle politiche del settore finanziario, nel paragrafo della relazione sugli interventi per facilitare il processo di risoluzione degli Npl, si fa riferimento al beneficio che una certa apertura del mercato immobiliare ai non residenti potrebbe comportare per evitare una riduzione del valore delle garanzie durante il recupero delle attività da parte delle banche.

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