Fotovoltaico: verso la prima comunità energetica in territorio. Necessario un provvedimento normativo
Nell'ultima sessione consiliare confronto di ampio respiro sulle rinnovabili. Serve un grande passo avanti, rimarca il Segretario Canti
Uno scatto sulle rinnovabili; per non dipendere troppo dalla volatilità dei mercati ed evitare quanto possibile situazioni emergenziali. E' l'auspicio bipartisan emerso nel corso del recente dibattito sullo stato di attuazione del Piano Energetico Nazionale. Al momento il fotovoltaico copre il 5% del fabbisogno; e ciò grazie ai 1.700 impianti installati. Dobbiamo fare di più, sottolinea il Segretario Canti: promotore – insieme ai colleghi Righi e Lonfernini – di un bando per la realizzazione di impianti sulle coperture di edifici pubblici. 10 le aziende che avrebbero espresso la volontà di investire; in quella che potrebbe essere considerata la prima comunità energetica sul Titano. Realtà già attive in Italia. Prima di tutto dobbiamo fare un provvedimento normativo che possa consentire questo tipo di attività, ricorda il Segretario di Stato. Il cittadino – spiega – potrà fare anche impianti per un fabbisogno maggiore ed eventualmente rivendere questo tipo di energia all'Eccellentissima Camera”. Ed è già stata fatta una stima, dell'impatto sulla quota di autonomia energetica del Paese. “Se noi dovessimo pensare di coprire tutti gli edifici con pannelli fotovoltaici – spiega Canti -, arriveremmo a coprire il 15% del fabbisogno interno”. Una sorta di limite fisiologico, perché a differenza della vicina Italia l'ordinamento sammarinese non consente l'installazione di impianti fotovoltaici sui terreni: è possibile solo sulle coperture degli edifici. Secondo il Segretario al Territorio, allora – per un ulteriore passo avanti -, sarà necessario valutare quanto prima la possibilità di acquistare impianti localizzati fuori territorio.
Nel servizio l'intervista al Segretario di Stato Stefano Canti
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