C’è confusione, come ogni anno, sulla vicenda frontalieri. Gli oltre 6 mila italiani che lavorano sul Titano hanno appena versato l’acconto Irpef che scadeva il 16 giugno, con una brutta sorpresa. Hanno pagato di più. Non si sa bene se per effetto degli aumenti contrattuali, che avrebbero comunque dovuto essere mitigati dal parallelo aumento dei contributi previdenziali che il dipendente si è ritrovato in busta paga o per effetto di una riduzione del credito d’imposta, cioè le tasse che hanno già versato in territorio e che già da qualche anno non sono completamente deducibili per l’Italia. Resta da chiarire anche il mistero legato alla Finanziaria italiana. Per il 2007 e i due anni successivi era stata approvata dal Governo Prodi una legge che confermava la franchigia di 8 mila euro nel triennio. È ancora oscuro il fatto se il ministro Tremonti voglia o meno mettere in discussione questa norma. Voci di corridoio dei palazzi romani dicono che nella Finanziaria 2008 non ci sarebbe traccia di questa agevolazione per i frontalieri.
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