“Escludo nel modo più assoluto che si proceda a marce forzate verso una privatizzazione della Pubblica Amministrazione, e lo abbiamo ribadito anche ultimamente”. Il segretario agli Interni Loris Francini replica al documento inviato dalla Federazione pubblico impiego della Csdl, che nell’esporre la sua idea di riforma della macchina statale ha espresso anche grossi dubbi su come questa riorganizzazione stia prendendo forma. “Il confronto è in atto – continua Francini – ma ogni passaggio e ogni aspetto legato alla privatizzazione sarà oggetto di trattativa con le organizzazioni sindacali, non è nostra intenzione imporre dall’alto le decisioni”. Altra critica mossa dalla Fupi, che pare stia marciando da sola in questa fase, dal momento che la bozza inviata non reca la firma della Cdls, è la grave lacuna da colmare, relativa alla totale mancanza di monitoraggio sull’assetto organizzativo. “E’ vero – conferma Francini – siamo consapevoli del problema, e già nella mia relazione sulla mappatura presentata al Consiglio Grande e Generale propongo la costituzione di un apposito ufficio, con personale interno alla Pa, quindi senza ricorrere a consulenti esterni, che sia di supporto in questo momento di massima evoluzione della macchina statale. Nell’ufficio dovranno esservi le capacità tecniche e professionali per analizzare e suggerire interventi per una Pa dinamica, che cambia continuamente”. E per quanto riguarda la missione di ogni ufficio, il segretario Francini ricorda che questa è stata definita insieme ai dirigenti pubblici e proprio in base ad ogni missione è stata stabilita anche la dotazione organica minima, con le figure ritenute indispensabili, affinché ogni struttura funzioni al meglio.
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