Frontalieri e Europa: a Rimini Cigl e Csdl
Frontalieri a San Marino: 5300 a giugno 2003; per i 2/3 uomini. La fotografia viene dall’intervento del Segretario Generale Csdl, Giovanni Ghiotti. Ribadisce le priorità già contenute nella carta di San Leo del 1999. 1) Un coordinamento tra le amministrazioni dei due paesi, Italia e San Marino, per dare riconoscimento di risorsa economica e sociale al lavoro dei frontalieri. 2) Ripertura del confronto sulle problematiche fiscali, alla luce dell’accordo di cooperazione definito con l’Italia due anni fa. 3) Poi il discorso contrattuale e retributivo con la definizione di meccanismi che portino a superare il regime contrattuale del tempo determinato e l’attuazione di amortizzatori sociali in caso di perdita del posto di lavoro.
Una richiesta pressante da parte della Csdl al Governo del Titano: la messa in pratica dell’accordo di cooperazione con l’Italia, soprattutto dell’art. 20 che definisce la parità di trattamento tra i lavoratori di diversa residenza. Davanti alla platea della Cgil Ghiotti annuncia nuovamente la visita, attesa per le prossime settimane, di una delegazione della Commissione dell’Unione Europea proprio per affrontare la situazione dei frontalieri sul Titano.