Frontalieri: Gambini sollecita ratifica del trattato
Anche il sindacato sammarinese ha più volte sollecitato i governi dei due Stati a ratificare e quindi rispettare gli accordi internazionali del 2002. Secondo la CSU la questione dei frontalieri deve uscire al più presto dai capitoli della finanziaria, per arrivare ad una legge che stabilisca una volta per tutte la tassazione dei redditi prodotti all’estero e con un bonus fiscale superiore agli attuali 8.000 euro. Le due confederazioni, che hanno fissato per lunedì prossimo una riunione con il comitato frontalieri, chiedono al Segretario di Stato per gli affari esteri un incontro per fare il punto sulla trattativa dopo il recente vertice alla Farnesina con il ministro degli esteri italiano Gianfranco Fini. Positiva anche la valutazione del responsabile della politica estera sammarinese. Se l’iniziativa di Gambini va verso la ratifica della convenzione, commenta Fabio Berardi , e se è indirizzata a trovare una strada per risolvere il problema della fiscalità dei frontalieri, vede San Marino favorevole a questo percorso. Il Segretario agli esteri ricorda di avere trovato grande concretezza su questi aspetti da parte di Fini, secondo il quale, assieme all’accordo di cooperazione il tema, quello dei frontalieri e’ uno dei problemi da concludere globalmente. E in risposta all’ incontro chesto dalla CSU, Berardi ricorda che con il sindacato il dialogo e’ sempre aperto.
Favorevole alla proposta lanciata da Gambini anche l’associazione industriali del Titano. L’accordo contro le doppie imposizioni, commenta Carlo Giorgi, è da anni sul tavolo. Abbiamo chiesto al governo di fare il possibile per accelerare la firma. Con la ratifica, per il segretario dell’Anis, sarebbe anche opportuno varare una legge che consenta di accogliere il nuovo regime fiscale previsto per i frontalieri nel protocollo aggiuntivo alla stessa convenzione.