“Abbiamo il dovere di non rassegnarci”. E’ questa la parola d’ordine uscita dall’assemblea dei lavoratori frontalieri che lanciano nuove proposte sia sul fronte fiscale che su quello dei diritti. In particolare il sindacato guarda al tavolo tecnico aperto nei giorni scorsi alla Farnesina, dove le delegazioni dei due Stati si sono lasciate con l’impegno di rivedersi entro il 9 luglio, per discutere una proposta complessiva su fisco, precarietà e aspetti sanitari dei lavoratori italiani occupati sul Titano. Per questo il sindacato insiste e rilancia, invitando il Congresso di Stato e tutte le associazioni economiche e imprenditoriali a definire una “proposta-frontalieri” complessiva da consegnare a Roma tra meno di un mese.
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