Fupi: Segretario Bacciocchi, "Servizi pubblici essenziali. Si metta fine al corto circuito della medicina di base!"
Terzo appuntamento del ciclo congressuale CSdL, è il 14° Congresso della Federazione Pubblico Impiego (FUPI), in calendario al Palace sul tema "Il valore del lavoro nei servizi pubblici: un bene di tutti." Sono 35 i delegati della Federazione, in rappresentanza di 546 iscritti, eletti nel corso di 22 assemblee. Il 70% dei delegati sono donne. Ad aprire i lavori la relazione del segretario uscente, Antonio Bacciocchi, sulla "necessità di valorizzare e riconoscere il ruolo dei dipendenti pubblici, che - come ha dimostrato anche la pandemia - svolgono un ruolo fondamentale per la collettività, assicurando i servizi pubblici essenziali, a partire dalla sanità, dalla scuola, i trasporti, l'energia e le utenze. I lavoratori, che operano non per finalità di mero guadagno economico ma per il bene della cittadinanza - vanno rimessi al centro di una PA che rappresenta una delle risorse più importanti del Paese. In tal senso è anche necessario superare alcuni luoghi comuni che ancora resistono."
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"Ribadito il no ai tagli al settore pubblico. Scelte sbagliate dal punto di vista organizzativo e gestionale stanno mettendo a rischio le risposte ai bisogni di salute dei cittadini. Troppe criticità nel sistema sanitario, nella gestione dell’ospedale e nella medicina territoriale", ha detto il segretario Fupi - "È necessario approntare il nuovo Atto Organizzativo con il conseguente Fabbisogno del Personale. Occorre rimettere al centro le persone che lavorano in tutta la PA, che sono il vero patrimonio. Necessario avviare il confronto per il rinnovo del contratto della PA, la cui parte normativa è scaduta nel 2012".
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