Il futuro del sistema bancario nel workshop di Cassa di Risparmio
Internazionalizzazione: allargando l’operatività oltreconfine e chiamando a San Marino istituti bancari italiani ed europei.
Innovazione: formando professionalità sammarinesi, perché il sistema possa offrire prodotti competitivi. “Abbiamo perso alcuni vantaggi come il segreto bancario - sottolineano i vertici di Carisp – ora dobbiamo puntare su altro e non basta la leva fiscale”, guardando al fronte dell’assicurativo e della gestione del risparmio.
Tre temi per tre incontri - 15 ottobre, 20 e 29 novembre - nei 130 anni della Cassa di Risparmio.
Giulio Sapelli della Statale di Milano, Guido Corbetta della Bocconi e Giovanni Marseguerra della Cattolica: gli esperti a indirizzare, ma le idee sono già chiare. “San Marino ha compiuto un percorso virtuoso – dice il Presidente Carisp, Pietro Giacomini – c’è l’accordo con l’Italia, ma anche la convenzione monetaria con l'Unione Europea. Siamo conformi e vogliamo allargare i nostri mercati”. Per il Direttore, Paolo Borin, “molto è stato fatto, ma poco è trapelato”, insistendo sulla necessità di comunicare l’immagine di un Paese credibile.
E il Presidente della Fondazione, Masi, torna sul rapporto fra Banca Centrale e Bankitalia: “Lo si chiami memorandum o come si vuole, ma è indispensabile un accordo quadro complessivo. Se c’è cooperazione sul piano politico-economico deve esserci anche fra i due sistemi creditizi”.
Nel video, l'intervista al Presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi