Dopo lo storico sorpasso della Cina, che ha scalzato il Paese del Sol Levante dal secondo posto nella classifica delle più grandi economie mondiali, una nuova batosta per il Giappone. “Le politiche di Tokyo sono incapaci di raggiungere l’obiettivo di riduzione del disavanzo fissato dal Governo, o di contenimento dell’aumento del debito, già molto superiore a quello di altri Paesi sviluppati”. Con questa motivazione Moody’s ha modificato la previsione sul debito sovrano del Paese asiatico portandolo da “stabile” a “negativo”. Piove sul bagnato in Giappone. Il mese scorso Standard and Poor’s tagliava per la prima volta, in nove anni, il rating giustificando la decisione per la mancanza di “una strategia coerente” per frenare il deficit pubblico. Senza interventi strutturali, il rapporto debito/Pil, ora al 200%, potrebbe schizzare al 277% nel 2016. Questo secondo le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale. Dati che pesano sull’andamento dei mercati finanziari. Oggi la Borsa di Tokyo ha perso oltre un punto e mezzo percentuale.
Gianmarco Morosini
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