I giochi della sorte per rilanciare l'economia in crisi

I giochi della sorte per rilanciare l'economia in crisi.
Una cifra oscillante tra i 9 milioni e mezzo e i 10 milioni di euro. E’ quanto l’esecutivo del Titano si aspetta di incassare, nel 2009, dai giochi della sorte. La Sala Bingo di Rovereta, insomma, costituisce una voce importante nel Bilancio statale, e parte di questi introiti saranno destinati al rilancio dell’economia interna, provata dalla crisi internazionale. “Il 40% dei proventi dei giochi della sorte – anticipa il segretario alle Finanze Gabriele Gatti – andranno a finanziare una legge straordinaria per ridare ossigeno alle nostre imprese”. Si parla di una cifra intorno ai 4 milioni e mezzo di euro, posta nel Bilancio in uscita. “Siamo già al lavoro e nel Congresso di mercoledì – continua Gatti – discuteremo della cosa per attivare un tavolo di confronto con le categorie economiche”.
Intanto, in Italia, il settore dei giochi della sorte è in pieno boom, grazie anche all’effetto traino costituito dai montepremi da capogiro del Superenalotto e alla voglia di sognare tipica dei momenti di difficoltà. Nell’anno appena trascorso il totale delle somme giocate - tra scommesse, macchinette da bar, gratta&vinci, e lotterie - è stato di 47 miliardi di euro. Una cifra enorme, corrispondente al 2% del Prodotto Interno Lordo. Grazie al prelievo fiscale sulle giocate lo Stato ha silenziosamente incassato quasi 8 miliardi di euro. E per il 2009 è prevista una crescita del settore dell’8%.

Gianmarco Morosini

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