Governo e sindacati tornano a parlare di secondo pilastro
San Marino è l’unico paese europeo senza la previdenza complementare integrativa. Il sindacato la chiede da anni. Ora c’è un progetto di legge. La materia è complessa anche dal punto di vista tecnico, tanto che csdl, cdls e usl si sono riservate un’ulteriore fase di studio e approfondimento. Sono comunque emerse le prime perplessità. In particolare la Confederazione del lavoro ha manifestato qualche dubbio sulla molteplicità degli organismi chiamati alla gestione dei fondi; si chiede alla fase gestionale maggior snellezza e costi ridotti. Sul carattere facoltativo od obbligatorio della previdenza complementare, la csdl invita ad una soluzione di equilibrio tramite la modalità di silenzio- assenso. I sindacati hanno comunque dichiarato di voler avviare una massiccia campagna per informare i lavoratori della necessità di introdurre il secondo pilastro, indispensabile per assicurare in prospettiva trattamenti pensionistici adeguati. La Segreteria di Stato si è detta disponibile a valutare le osservazioni e a tenere conto dei suggerimenti. Prossimo passo sarà il confronto di merito su tutti gli aspetti specifici dell’articolato, per giungere ad un testo più completo e strutturato.
Monica Fabbri
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