Governo e sindacato sulla finanziaria 2005
Un confronto, replica il Segretario di Stato per le finanze, che segue la tempistica legislativa. Pier Marino Mularoni ha assicurato che, tra la prima e la seconda lettura del provvedimento, ci sarà spazio per tutto il confronto necessario, nell’equilibrio generale della manovra economica.
In apertura dell’incontro la CSU ha riproposto la questione del fiscal drag, ossia la necessità di emanare – da parte del Congresso di Stato – quel provvedimento annuale che consente di evitare l’incidenza dell’inflazione nella tassazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
L’equità fiscale, sottolinea la confederazione democratica, deve diventare l’elemento basilare per le scelte che il nostro paese dovrà affrontare. Particolare attenzione, ricorda il sindacato, dovrà essere riservata all’accertamento del reddito nei confronti del sistema produttivo finanziario e professionale, anche attraverso un ridimensionamento del ricorso al forfettario e un potenziamento deciso degli strumenti di controllo. Questa, ha ricordato il Segretario Mularoni, e’ una finanziaria di svolta: rilancia l’economia, lo stato sociale e raggiunge l’equilibrio di bilancio. I problemi sul tappeto, quali il mercato del lavoro, la riforma delle pensioni e la riforma dell’Istituto per la sicurezza sociale, sono già in fase avanzata di definizione. Per la riforma fiscale Mularoni assicura l’impegno del governo per una revisione complessiva delle aliquote oltre a quella già prevista nella finanziaria. L’Esecutivo, sottolinea il responsabile politico delle finanze, non si fermerà qui e ha in programma altri tre passaggi sostanziali che presenterà alle organizzazioni economiche e sociali entro la fine dell’anno.