La popolazione greca si ribella alla ricetta lacrime e sangue imposta da Europa e Fondo Monetario. Le città elleniche sono bloccate dallo sciopero generale di 48 ore, proclamato dai sindacati del settore pubblico e privato, per dire no alle drastiche misure di austerità e tagli allo stato sociale concordate fra il governo ellenico e i rappresentanti dei creditori internazionali. Ma se ad Atene c'é l'intesa fra governo e partiti sulle cosiddette riforme chieste dalla troika Ue-Bce-Fmi, l'Europa ha rinviato la decisione sui nuovi aiuti anticrisi. Si attende, fra l'altro, che il parlamento ellenico approvi domenica l'intesa di governo.
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