Grecia, crisi: i rappresentanti della troika tornano ad Atene
La settimana prossima i rappresentanti della troika - Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea - saranno di nuovo ad Atene per riprendere le trattative con il governo greco sulle riforme strutturali necessarie per risanare l'economia del Paese, interrotte mercoledì scorso perché - come ha detto il Commissario europeo per gli Affari Economici, Olli Rehn - "il governo greco non ha rispettato il programma deciso di comune accordo con la troika stessa". Intanto oggi, in un clima di diffidenza, cominciano nella capitale greca gli incontri dei tecnici della troika con i funzionari del ministero delle Finanze per chiudere il bilancio 2011. La troika, secondo quanto riferiscono i giornali greci, calcola il disavanzo del bilancio del 2011 intorno all'8-8,1% del Prodotto interno lordo (Pil), dovuto - secondo i conti dei creditori europei - in minima parte alla recessione e in gran parte all'incapacità del governo del premier socialista Giorgio Papandreou di combattere l'evasione fiscale. Dall'esito degli incontri di oggi e di quelli della settimana prossima con gli alti funzionari della troika - Paul Thomsen, Matthias Mors e Claus Mazuch - dipenderà la concessione ad Atene della sesta tranche da otto miliardi di euro, parte del primo pacchetto di aiuti da 110 miliardi di euro concesso alla Grecia un anno fa.
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