Occhi puntati sulla Grecia per le conseguenze che l’impasse politica avrà nella zona Euro. Il nuovo tentativo di formare un governo, annunciato dal Presidente Papoulias, sembra destinato a naufragare in partenza perché Syriza, e cioè il partito di estrema sinistra uscito vincitore alle elezioni, ha rifiutato di partecipare alle ennesime consultazioni insieme ai leader di Nuova Democrazia, Partito Socialista e Sinistra Democratica. Il leader di Syriza – che i sondaggi accreditano in crescita come primo partito ellenico - accetta di partecipare a nuove consultazioni solo se saranno aperte a tutti i partiti con l’esclusione dei neonazisti di Alba Dorata. Ma a questo punto sembra quasi inevitabile il ricorso a nuove elezioni – il 10 o 17 giugno – come sembra quasi inevitabile l’uscita della Grecia dall’Euro. Intanto il denaro nelle casse dello Stato, avverte il premier uscente Lucas Papadimos, bastera’ sino alla fine di giugno, mentre - secondo quanto riferiscono i giornali - lo Stato già non è in grado di pagare il suo debito interno che supera i sei miliardi di euro.
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