Il Gruppo Rimini Fiera chiude il 2012 con un deficit d'esercizio di circa un milione di euro
1 milione di deficit che diventa 1 milione e 900mila circa, comprese le tasse. Il passivo è determinato dai bilanci delle “controllate”, mentre la capogruppo Rimini Fiera Spa, al lordo del carico fiscale, presenta un attivo di 114 mila euro. Il debito generale, derivante il larga parte dagli interventi sul nuovo quartiere, si attesa a 19 milioni e 700mila euro, contro i 29milioni e 300mila del 2010. In lieve calo gli espositori ma aumentano i visitatori che quest'anno sono stati oltre 1 milione 800mila. Tutti numeri che fanno della Fiera di Rimini la quarta in Italia. Una posizione mantenuta grazie alla strategia societaria di difesa e innovazione durante la recessione cominciata nel 2009. Il presidente Cagnoni che quest'anno alla fine del suo mandato non intende ricandidarsi delinea per il 2013 un anno in cui si confermano tutti gli appuntamenti più importanti e oltre a quelli tradizionali annuncia la messa in campo di nuove iniziative di rilievo nei settori alimentare, del lusso, dell'eolico, dell'ecologia e anche dell'aviazione. Permangono i problemi di natura contrattuale coi dipendenti.
Luca Salvatori
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