La programmazione economica parla di timidi segnali di ripresa nel settore industriale, soprattutto per le aziende storiche. Ma il dato, positivo, si scontra con le difficoltà – reali – che affrontano le imprese quotidianamente. E si assiste, sul Titano, così come in Italia, al paradosso di un lento risveglio che non ha però effetti benefici sull’occupazione. Gli imprenditori si sentono abbandonati, guardano al loro futuro con apprensione. Lunedì si sono confrontati, e hanno puntato il dito contro Governo, partiti, associazioni. Qualcuno si avventa anche contro la stampa, accusandola di tacere sul rischio di fallimento del paese. “Vorremmo che l’opinione pubblica prendesse coscienza del pericolo”, tuona il titolare di un’azienda del Titano. “Chiediamo la normalizzazione dei rapporti con l’Italia da tempo, molto prima di entrare nella black list”. Un’ottantina di imprenditori ha intanto dato vita ad un movimento d’opinione. Il Presidente dell’Anis si dice favorevole a qualsiasi contributo. Nel video l’intervista a Paolo Rondelli (Presidente Anis)
Monica Fabbri
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