Non è un momento facile per chi vuole fare impresa, in nessun Paese europeo. La fase acuta della crisi forse è già alle spalle, ma questi sono tempi in cui è fondamentale rimboccarsi le maniche senza pensare troppo ai ricavi. Anche a San Marino è così; una situazione confermata dallo studio effettuato dalla Camera di Commercio. Due i campioni presi in considerazione: uno esteso – formato da 2264 imprese, il 79% del totale -; l’altro ristretto: composto dalle 527 società che hanno presentato alla Camera di Commercio il bilancio – sia per l’esercizio 2003, che per quello 2004 – con la dovuta quadratura contabile. Riguardo a questo campione – dunque – è possibile analizzare una tendenza nell’arco di 12 mesi. Il primo dato che balza all’occhio è che tra il 2003 e il 2004 è aumentato significativamente il fatturato complessivo di queste società: l’incremento è stato del 13%. Un risultato importante che però non si è tradotto in un aumento del risultato d’esercizio che è addirittura diminuito – per queste imprese - di circa 2 milioni di euro. La ragione di tutto ciò è dovuta ad un aumento vertiginoso dei costi di gestione: i costi dei servizi – ad esempio – sono saliti del 32,9%; quelli del personale del 13,5%; quelli per altre cause addirittura del 41,9%. Tre settori hanno registrato incrementati alla voce utili d’esercizio: commercio all’ingrosso, produzione e servizi. Negativo il dato riguardante il commercio al dettaglio: -8,8%; è un vero e proprio crollo degli utili – invece – quello che ha interessato le imprese appartenenti alle rimanenti categorie: la diminuzione di ricavi – in un solo anno – è stata superiore al 74%.
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