Incontro a Berlino, San Marino non è tra i paradisi fiscali

Incontro a Berlino, San Marino non è tra i paradisi fiscali.
Il vertice di Berlino sceglie una linea di rigore per contrastare la crisi economica e tra i punti d’azione c’è la lotta ai paradisi fiscali, colpevoli di gonfiare la recessione e nascondere qualcosa come 5-7 mila miliardi di dollari.
Nella Lista stilata dall’Ocse non compare San Marino, alla luce di un impegno assunto nel 2000 dalla Repubblica con l’Organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico. Annunciava tutte le misure necessarie per eliminare ogni aspetto dannoso dei propri regimi relativi ai servizi finanziari.
Nell’elenco Ocse la Svizzera è la principale indiziata, con i recidivi Monaco, Andorra e Liechtenstein. Piccoli Stati al pari del nostro, costretti a mettersi in regola nella strada già intrapresa dal Titano.
Tra gli altri punti d’intesa raggiunti al vertice tedesco: controlli più severi sui fondi speculativi, più soldi al Fondo Monetario Internazionale per gestire l’emergenza e stipendi controllati ai supermanager. Questa volta, dunque, il regime sanzionatorio dell’Unione contro i centri offshore non riguarda il Titano. Resta valido per la Repubblica il discorso di avvicinamento a tappe al nuovo esame del Moneyval di settembre e a un comportamento più virtuoso che ci permetta di entrare al più presto nella White List.

Giovanna Bartolucci

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