Doppia imposizione e lavoro precario al centro dell’incontro fra Comitato Frontalieri e Organizzazioni Sindacali. Un’occasione anche per fare il punto sul confronto fra Sindacato, ANIS e Governo. La CSU ha preso atto dell’impossibilità di evitare per il 2003 la doppia imposizione. Alla disponibilità e alle rassicurazioni espresse dai politici italiani – precisa la CSU – non ha fatto seguito nessun atto concreto. Se non si arrivasse alla legge ordinaria prevista dalla Convenzione del 2002, con abbattimenti ben più sostanziosi rispetto agli attuali 8000 euro – continua la CSU – si potrebbe utilizzare la somma che San Marino versa all’Italia per rimborsare i frontalieri stessi e alleggerirli almeno in parte della pressione fiscale. Ma la novità più importante emersa dall’incontro di lunedì è senza dubbio la proposta di parificazione – avanzata dall’Italia - del trattamento normativo e contrattuale tra sammarinesi e lavoratori non residenti. Proposta condivisa dalla CSU, ma la priorità nelle assunzioni va data ai cittadini sammarinesi e residenti. Contrarie invece le associazioni di categoria, ferme nel rapporto a tempo determinato.
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