Incontro tra la segreteria all’industria e le associazioni di categoria in materia di contraffazione
Governo e associazioni sono concordi nel portare avanti un percorso graduale e dare continuità ai controlli disposti e avviati da tempo.
Sotto la lente soprattutto il settore dei liquori, e le eventuali alternazioni, dei profumi e dell’abbigliamento. Una problematica abbastanza diffusa in repubblica e che investe non solo gli esercizi del centro storico.
Osla, Usot e Usc hanno approvato la linea di intervento, portando avanti i controlli e cercando soluzioni per non colpire direttamente i commercianti. "Ci sono delle difficoltà oggettive – hanno comunque sottolineato – soprattutto perché è labile il confine tra imitazione e contraffazione".
C’è sempre il rischio, per Masi, se non si interviene, di essere oggetto di attenzioni da parte di trasmissioni televisive satiriche o di approfondimento. “Anche se le critiche – prosegue il segretario all’Industria - vengono da chi non può dare lezioni dal momento che la contraffazione è diffusa anche fuori territorio”.
Qualche perplessità è stata sollevata dall’organizzazione degli imprenditori sulla tempistica: chiedono una gradualità che sia parallela a incentivi per chi decide di specializzarsi in merceologie più appetibili. “Confidiamo – conclude Masi - che nel tempo ci possa essere piena condivisione anche da tutti i commercianti”.