Al primo posto nelle spese delle famiglie sammarinesi c’è ancora l’acquisto di generi alimentari e di bevande ed è proprio questo il settore che ha registrato il maggior incremento di prezzi. Secondo l’ufficio di statistica, l’inflazione in un anno – da giugno 2004 a giugno 2005 - è risultata pari all’1,87%. I dati che calcolano l’indice generale dei prezzi al consumo in Repubblica non tengono conto dei continui aumenti del costo del carburante avvenuti negli ultimi 2 mesi. Invece, il caro-greggio, avrà ripercussioni sui prezzi dei prodotti agricoli a causa della crescita del costo dei trasporti. Gli esperti stimano, per l’autunno, aumenti di almeno il 3% per l’olio, la carne e i formaggi, mentre l’orto-frutta non dovrebbe subire rincari. Certo è che, stando ai dati raccolti dall’ufficio di statistica, è soprattutto il carrello della spesa a pesare sull’economia famigliare ed è quello che ha fatto rilevare la maggiore variazione, con un incremento di oltre 4 punti in un anno. Ma i gestori dei supermercati sono unanimi: questa estate non ci sono stati rincari. Tutto il comparto in questo momento è in una fase di stallo se non di regresso e nessuno pensa ad aumentare. Sono invece sempre più agguerrite le campagne promozionali, con sempre maggiori sconti. L’Eurostat, intanto, ha diffuso i dati sull’inflazione nella zona euro, salita a luglio al 2,2%, contro il 2,1% di giugno. Il livello più alto raggiunto quest’anno. Colpa anche qui del petrolio.
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