L’inflazione rallenta a +1,4%; il prezzo dei carburanti corre
Lievitano i costi dei prodotti energetici con ripercussioni sui beni di prima necessità e sui trasporti (quelli urbani e ferroviari che aumentano dell’11%). La benzina supera 1,42 euro al litro; il gasolio 1,28. Non si salva neppure la verde che a maggio è salita del 15,9% su base annua. Come una catena questi aumenti si riflettono sui prezzi di altri prodotti. Tradotto: si paga un 2,1% in più rispetto all’anno scorso per il carrello della spesa. Alimentari, bevande, ma anche giornali ed affitti registrano, secondo l’Istat, una generale crescita. Guardando però ai dati di maggio emerge che l’inflazione è scesa all’1,4% dall’1,5% di aprile. “Non si tratta comunque di una buona notizia - sottolinea il Codacons - visto che equivale ad un maggior esborso pari a circa 450 euro annui a famiglia. Il Governo deve congelare la crescita dei prezzi al dettaglio”. Confagricoltura pone invece l’accento su come le variazioni mensili tendenziali, vale a dire l’andamento dei prezzi nel mese rispetto al corrispondente dell'anno precedente, per gli alimentari siano in calo da novembre. Entrando nel dettaglio, sono in diminuzione i prezzi della frutta, di oli e grassi. “L'agricoltura continua a frenare l'inflazione - afferma Confagricoltura - ma non dimentichiamo che le aziende agricole sono in grande difficoltà, strette tra pesanti costi produttivi e burocratici e prezzi sui campi che restano in discesa”.
Monica Fabbri
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy