1720 euro a persona: è la spesa della sanità, che ancora incide sul Pil per il 7%. Un anno difficile il 2010, ma che vede comunque un bilancio in equilibrio, garantendo qualità ai servizi, aumento della produttività del 23% e modernizzazione. 5700 ricoveri sono ancora tanti, oltre 1000 in più dal 2006, seppur sono stati ridotti posti letto e giornate di degenza. Ci sono ancora 1 milione e 200 mila esami, 60mila prestazioni diagnostiche per un numero di assistiti che, invecchiando la popolazione, continua a salire. Soprattutto, preoccupa una spesa farmaceutica che sfora i 9 milioni 340mila euro con un + 5% in un anno. Crescono le spese, restano invariati i trasferimenti dello stato per l’assistenza – oltre 67 milioni 500mila euro - solo l’1% in più a fronte di una inflazione al +2,7%. Tra le voci di costo in testa quella per il personale: 44 milioni 758mila euro per mille dipendenti. Il sistema sociosanitario incide per oltre 20milioni di euro. Ancora una voce: quei 4 milioni 300 mila euro di ISMAR 5, versato alla sanità italiana per l’assistenza sanitaria dei frontalieri. Positiva la riduzione delle prestazioni esterne (-7%), che comunque costano 4 milioni e 665mila euro, come i ricavi dai servizi: 9 milioni di euro di entrate per l’avvio dell’attività libero professionale, dal laboratorio analisi alla chirurgia.
a.s.
Nel video l'intervista a Pier Paolo Pasini – Direttore generale ISS
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