Parte la prossima settimana il ciclo di assemblee con i lavoratori di tutti i settori e i pensionati sulla riforma delle pensioni. Intanto la segreteria alla Sanità definisce anche il piano sanitario che dovrà avere come obiettivi la cultura della promozione e la prevenzione delle malattie: nel primo caso una campagna di sensibilizzazione su temi che possono influire sulla salute di un individuo, come gli stili di vita, il fumo, l’alcool. Dall’altra una prevenzione che passa attraverso le campagne di vaccinazione, l’utilizzo di screening e diagnosi precoci. Il piano sanitario ridisegna la sanità identificando aree e dipartimenti, uno sforzo che coinvolge tutti, dai dirigenti, agli operatori agli stessi utenti, con la creazione di una carta dei servizi: un patto fra cittadini ed ente pubblico. Garanzie dunque per il cittadino, come l’equità, la trasparenza, il facile accesso alle strutture e la continuità di cura. Un contesto dove la tempestività di intervento riveste un ruolo primario. Proprio in ques’ ottica il piano sanitario delinea anche i tempi di attesa: massimo 30 giorni per le visite specialistiche, 60 giorni per la diagnostica, una settimana pel le visite urgenti differibili, stesso tempo per le prioritarie, che, in caso di patologie cardiologiche, si riducono a 48 ore.
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