Le istituzioni dimenticano la piccola e media impresa. L’accusa arriva da Osla
Perché la Reggenza visita solo aziende di un comparto, dimenticandosi dei settori turistico, commerciale e dei servizi? Lo chiede Osla raccontando la delusione di parte dei suoi associati e ricordando che la piccola e media impresa si sta dimostrando tutto sommato in grado di reggere anche l'embargo italiano. Alle istituzioni e alla politica, Osla chiede di aprire gli occhi e di uscire dall’appiattimento su certi comparti che devono comunque essere riposizionati attraverso strategie nazionali condivise. Per l’economia reale del turistico, del commercio e dei servizi occorre – dice - impostare una strategia comune e condivisa che ancora oggi manca. Quando avremo fatto questo, prosegue Osla, saremo in grado non solo di trattenere i consumi ma anche di attirarli. Ci sono fin troppe sinergie da sfruttare, secondo l’Organizzazione degli imprenditori: dalla SMaC, al Minimetrò panoramico da Borgo Maggiore a Città, dall’aeroporto di Torraccia a una bretella autostradale, al recupero della completa sovranità nei servizi di interesse pubblico e in quelli sanitari. Per Osla bisogna evitare di appiattirsi sull'alibi dei rapporti con l'Italia, decidendo cosa questo Paese e la sua economia vogliono fare nei prossimi anni.
Sonia Tura
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