Il nuovo documento di economia e finanza al centro dei lavori del Consiglio dei ministri italiano. Per la prima volta, inclusi indicatori di benessere equo e solidale.
L'Italia è il primo paese dell'Unione Europea e del G7 a includere nella propria programmazione economica indicatori di benessere equo e solidale. Lo comunica il Ministero dell'economia parlando del Def, documento di economia e finanza, al centro del Consiglio dei Ministri.
“Da quest'anno – ha spiegato il ministro Padoan – il Def include anche la trattazione dei temi della disuguaglianza e del benessere. Il Paese – continua – è in una fase di transizione verso una crescita più solida, sostenibile e inclusiva”. Al centro dei lavori anche il Piano nazionale delle riforme, che tra le priorità per spingere la crescita, indica la decontribuzione triennale per gli under 35 al primo impiego, e 2,8 miliardi di risorse per la pubblica amministrazione. Per i ministeri si va verso una riduzione da 6-700 milioni. Si sbloccano le assunzioni per gli enti locali, ci sarà una stretta sulle compensazioni tra debiti e crediti fiscali, mentre nel settore dei giochi sono attesi circa 200 milioni di euro dalle new slot, mentre altri 200 dovrebbero arrivare da un aumento sui tabacchi.
La manovra correttiva studiata dal Mef è pari allo 0,2% del Pil: la crescita per il 2017-2018 dovrebbe attestarsi all'1%. Infine, stanziati 3 miliardi in tre anni destinati alle zone colpite dal terremoto, per far ripartire le imprese anche in quelle aree.
Francesca Biliotti
L'Italia è il primo paese dell'Unione Europea e del G7 a includere nella propria programmazione economica indicatori di benessere equo e solidale. Lo comunica il Ministero dell'economia parlando del Def, documento di economia e finanza, al centro del Consiglio dei Ministri.
“Da quest'anno – ha spiegato il ministro Padoan – il Def include anche la trattazione dei temi della disuguaglianza e del benessere. Il Paese – continua – è in una fase di transizione verso una crescita più solida, sostenibile e inclusiva”. Al centro dei lavori anche il Piano nazionale delle riforme, che tra le priorità per spingere la crescita, indica la decontribuzione triennale per gli under 35 al primo impiego, e 2,8 miliardi di risorse per la pubblica amministrazione. Per i ministeri si va verso una riduzione da 6-700 milioni. Si sbloccano le assunzioni per gli enti locali, ci sarà una stretta sulle compensazioni tra debiti e crediti fiscali, mentre nel settore dei giochi sono attesi circa 200 milioni di euro dalle new slot, mentre altri 200 dovrebbero arrivare da un aumento sui tabacchi.
La manovra correttiva studiata dal Mef è pari allo 0,2% del Pil: la crescita per il 2017-2018 dovrebbe attestarsi all'1%. Infine, stanziati 3 miliardi in tre anni destinati alle zone colpite dal terremoto, per far ripartire le imprese anche in quelle aree.
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©