Ius: verso lo scioglimento? Una svolta, forse, con il prossimo direttivo

Una svolta, forse, arriverà nella prossima primavera con il rinnovo delle cariche. Salvo improvvisi colpi di scena, lo Ius resta in un “limbo”, per citare una delle anime dell'organizzazione. La richiesta di una pausa di riflessione era arrivata, nelle scorse settimane, dall'Unione sammarinese commercianti, una delle tre componenti dello Ius insieme a Usot e Osla.

Andreina Bartolini, presidente Usc, spiega che, dietro alla decisione di fermarsi temporaneamente, c'è la volontà di capire se ci siano ancora dei progetti comuni. Ma c'è il rischio di uno scioglimento? “Tra di noi non c'è alcune frizione”, puntualizza Bartolini. Si tratterebbe solo di una questione di obiettivi e di affinità, quindi.

Sul fronte degli operatori turistici, il presidente Usot, Riccardo Vannucci, guarda avanti in attesa di una riunione tra le parti. “Vista la scarsa attenzione del Governo per i comparti turistico e commerciale – critica Vannucci – c'è il desiderio di rifondazione e di fusione di associazioni. Alla luce della nuova legge sulla rappresentatività, prosegue il presidente Usot, bisogna scegliere che tipo di associazione creare e quali settori includere per essere riconosciuti come rappresentativi delle diverse categorie.

“E' un peccato che sia stata chiesta una pausa”, afferma Paride Bugli (presidente Osla) il quale anticipa che lo stallo, probabilmente, continuerà fino al prossimo direttivo di primavera. E precisa: “Noi siamo per rimanere uniti”.

Mauro Torresi

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