L'Ocse promuove il Jobs Act. Il giudizio è contenuto nel rapporto dell'Ocse "Strategia per le competenze" riguardante l'Italia. Secondo l'organizzazione, le misure sul mercato del lavoro realizzate dal governo italiano hanno permesso la creazione di "circa 850.000 posti di lavoro" e favorito l'aumento dei contratti a tempo indeterminato.
Secondo l'Ocse, il Jobs Act, oltre a tagliare i contributi, riduce l'incertezza sui costi dei licenziamenti, limitando le circostanze in cui è previsto il reintegro nei casi di licenziamento economico e specificando la cifra di compensazione dovuta in caso di licenziamento senza giusta causa". L'Ocse ricorda poi che un altro elemento importante del Jobs Act è la creazione dell'Anpal, la prima agenzia nazionale che si occupa di politiche attive del lavoro. "Questi - nota l'Ocse - sono i passi avanti che rendono l'Italia più vicina a pratiche già applicate in altri paesi".
Secondo l'Ocse, il Jobs Act, oltre a tagliare i contributi, riduce l'incertezza sui costi dei licenziamenti, limitando le circostanze in cui è previsto il reintegro nei casi di licenziamento economico e specificando la cifra di compensazione dovuta in caso di licenziamento senza giusta causa". L'Ocse ricorda poi che un altro elemento importante del Jobs Act è la creazione dell'Anpal, la prima agenzia nazionale che si occupa di politiche attive del lavoro. "Questi - nota l'Ocse - sono i passi avanti che rendono l'Italia più vicina a pratiche già applicate in altri paesi".
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