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L'allarme delle categorie economiche sull’impatto delle riforme pensionistica e del lavoro

A rischio le piccole imprese, chiesto incontro urgente con i Segretari competenti

19 dic 2022
L'allarme delle categorie economiche sull’impatto delle riforme pensionistica e del lavoro

Chiesto incontro urgente con i Segretari competenti “Aumento insostenibile degli oneri soprattutto a carico delle piccole imprese ed introduzione di obblighi che contrastano con la libertà di iniziativa economica tutelata dall’art. 10 della "Dichiarazione dei Diritti”.  In un comunicato congiunto l’ Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, OSLA, USC e USOT lanciano l'allarme sulle possibili conseguenze di quanto previsto dal “combinato” legge sulle pensioni e sull'occupazione recentemente approvate. "Imposizioni- scrivono le categorie- che renderanno le società sammarinesi non concorrenziali rispetto alle normative degli altri Paesi e che provocheranno l’uscita dal mercato di molte piccole imprese già operanti sul territorio".

E fanno alcuni esempi: l'obbligo che un amministratore, in caso di assenza di dipendenti, sia sempre considerato operativo, lo assoggetta al pagamento di contributi alla gestione separata, in evidente sproporzione di costi rispetto allo stesso incarico di altri Paesi mentre la sua assunzione a tempo pieno con livello minimo previsto per le mansioni dirigenziali comporta un incremento dei costi e contrasta – imponendolo per legge - con i principi di libertà di iniziativa economica. Lo stesso vale per il lavoro prestato dai soci di società di capitali, nella quale si creerebbe una situazione simile, in cui il livello del rapporto di lavoro subordinato tra società e socio viene di fatto imposto da una legge e non lasciato alla libera definizione tra le parti, determinando problematiche anche nei rapporti tra soci. Le categorie, che hanno chiesto con urgenza un appuntamento ai Segretari competenti, invitano il Governo a prendere in considerazione i necessari correttivi alle riforme, che andrebbero a penalizzare le imprese del territorio e soprattutto la fetta più consistente, le più piccole.

Sara Bucci





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