L'Anis chiede stabilità, competitività e ascolto per un progetto credibile, utile al paese
No ad una nuova patrimoniale o un ulteriore aumento del costo del lavoro. Nel primo trimestre 2019 "fase incerta e altalenante"
Si è tenuta l'assemblea annuale dell'Anis. La Presidente Neni Rossini chiede alle istituzioni, stabilità, competitività e dialogo per un progetto, condiviso, utile a salvare il paese. Da una ricerca tra le aziende associate emerge intanto che nel primo trimestre 2019 si sta vivendo una fase incerta e altalenante.
“Ciò che serve alle imprese è poco e semplice: ci serve stabilità, ci serve chiarezza delle regole – dichiara la Presidente Anis Neni Rossini - certezza del diritto e competitività di sistema”. Per la N°1 dell'Anis occorre dunque “affrontare le priorità del Paese, ma in un progetto serio, credibile e sostenibile”. In assemblea ha anche affermato che gli industriali non possono accettare “la prospettiva sterile di altre patrimoniali o peggio di un ulteriore aumento del costo del lavoro solo per pagare nuovo debito pubblico e continuare a bruciare risorse nella spesa improduttiva che sta strangolando il Paese”. L’Assemblea Generale degli industriali ha approvato il bilancio 2018 e il previsionale 2019 per poi esaminare la ricerca dell'osservatorio Anis che ha analizzato, nel primo trimestre 2019, l’indice PMI relativo ad un campione significativo di aziende manifatturiere associate: i dati evidenziano una fase incerta e altalenante. La presidente ha inoltre ricordato che l'industria rappresenta il 31% del pil del Paese e gli industriali di fronte ad un progetto credibile sono disposti a fare la loro parte e sacrificare qualcosa per un futuro migliore, ma chiedono maggiore ascolto.