La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo consolida le relazioni con San Marino
In visita sul Titano una delegazione della Bers. Incontri con i Segretari di Stato Beccari e Gatti. Tavola rotonda con l'Agenzia per lo Sviluppo-Camera di Commercio
Operativa, con sede a Londra, dal 1991, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo è attiva in più di 30 paesi europei, dell'ex Unione Sovietica e del Mediterraneo, per sostenere la transizione verso l'economia di mercato, laddove siano pienamente applicati i principi della democrazia pluripartitica e del pluralismo.
San Marino è tra i 65 paesi azionisti. La delegazione Bers - accompagnata dal governatore supplente e console onorario di San Marino nel Regno Unito Maurizio Bragagni - ha avuto un incontro in mattinata con i Segretari di Stato agli Esteri Beccari e alle Finanze Gatti, che è intervenuto anche alla tavola rotonda del pomeriggio con l'Agenzia per lo Sviluppo - Camera di Commercio.
“Siamo diventati soci della Bers – osserva Gatti – da qualche anno, con decisione dello scorso governo. Però siamo un paese non operativo. Nell'ambito delle discussioni che abbiamo fatto, abbiamo cercato di capire quali potessero essere i vantaggi per San Marino, perché non essendo operativi non possiamo avere una relazione diretta. Nelle interlocuzioni sono emerse delle opportunità per le imprese sammarinesi che possono avere necessità di commercializzare o investire, in paesi operativi. E' nata quindi l'iniziativa di una visita della Bers a San Marino per creare un ponte con le nostre imprese, che possa diventare il punto di partenza per approfondire le possibilità di operare insieme”.
Punto di riferimento, per favorire le imprese sammarinesi che intendono avvalersi della collaborazione Bers, nei paesi in cui è attiva, potrebbe essere dunque l'Agenzia per lo Sviluppo - Camera di Commercio: “Siamo qui – dichiara Edward Bannerman, Director Stakeholder Relations della Bers – per consolidare la relazione tra San Marino e la banca. Abbiamo molto in comune dal punto di vista culturale e delle origini e quindi siamo convinti che dopo questo incontro, potremmo avere una grande e forte cooperazione. In particolare, perché condividiamo gli stessi valori della democrazia, nei nostri ambiti”.
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