La Centrale del Latte a rischio chiusura ma c'è chi vorrebbe investire per il rilancio
La Cooperativa di gestione sollecita al Governo il necessario via libera al 'business plan'. "Ad oggi - commenta la Presidente Martina Salvi - nessun risultato concreto".
La Cooperativa Agricola Latte Sammarinese lancia al Governo una sorta di “Sos”: serve il necessario via libera – previsto da una convenzione con lo Stato che è anche proprietario dello stabilimento – per mettere in campo un progetto di rilancio, anche a fronte di costi importanti sostenuti per la ristrutturazione della sede, l'ammodernamento della strumentazione tecnologica, l'affinamento delle tecniche di produzione. “La cooperativa – dichiara la Presidente Martina Salvi – versa in gravi difficoltà finanziarie e ha ricevuto da parte di alcune aziende sammarinesi una manifestazione di interesse per entrare nella compagine della cooperativa portando con sé un progetto di rilancio e sviluppo dell'azienda. Prevede un risanamento della situazione debitoria, che favorirebbe anche un rientro di denaro nelle casse dello Stato, oltre a permettere uno sviluppo del mercato interno e di quello estero”.
Tra i mercati d'interesse, delineati nel progetto, c'è anche quello russo, verso il quale San Marino non ha mai aderito all'embargo dell'Unione Europea. La messa a terra del business plan, secondo la cooperativa, avrebbe ricadute fondamentali anche per l'indotto. “Se il progetto non andasse in porto il rischio – prosegue Martina Salvi – è la probabile chiusura dell'azienda e la messa in ginocchio del settore agricolo destinato alla produzione del latte” Basti dire che già da sette/otto mesi, le cinque aziende zootecniche sammarinesi fornitrici del latte, non ricevono più alcun pagamento. “Abbiamo effettuato diversi incontri con il Segretario di Stato competente ma ad oggi – conclude la Presidente Salvi – non hanno portato ad un risultato concreto”.
Nel servizio l'intervista a Martina Salvi, Presidente Cooperativa Agricola Latte Sammarinese
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