Lavoro: "Scatole cinesi a San Marino"
La cosa più sconcertante è che dietro la Style Decor c’è lo stesso imprenditore a cui sono riconducibili - in quanto sono amministrate direttamente o attraverso familiari - altre tre aziende che hanno, o hanno avuto, un comune destino: non pagano i dipendenti, sono fallite oppure sono diventate aziende senza dipendenti. Vediamo la “brillante” parabola di queste società dietro le quali c’è lo stesso imprenditore, che ha creato una sorta di meccanismo di scatole cinesi.
In principio nasce la Burgagni imbiancatura, aperta nel gennaio 1987 e rimasta attiva fino al gennaio ’93. All’epoca aveva 10 dipendenti. Anche questa azienda non pagava i dipendenti; ma prima che venisse dichiarata fallita, i soldi per i crediti dei lavoratori sono improvvisamente spuntati fuori. Ha evitato quindi il fallimento ed è stata subito riattivata nel febbraio ’93 con licenza individuale, ma senza avere più dipendenti. Al momento risulta ancora attiva, senza personale...
Nell’89 nasce la Edil Tinteggiatura, amministrata sempre da un familiare dell’imprenditore. Sembrerebbe che sia stata presentata istanza di fallimento da parte di un gruppo di fornitori. È comunque rimasta attiva, senza dipendenti, fino al 2006.
Mentre in questi anni si è consumato il triste destino della Style Decor, nel 2008 nasce la B & B Tecnology, altra azienda di tinteggiatura, amministrata da un altro membro della famiglia. Oltre all’amministratore ha alle proprie dipendenze una lavoratrice impiegata, alla quale - tanto per cambiare - non sono stati corrisposti otto mesi di stipendio più il Tfr. C’è anche da chiedersi: considerando che quest’azienda ha solo un’impiegata, come porta avanti la propria attività? Forse si avvale di lavoratori in nero?
Come è possibile che le autorità politiche competenti continuino a dare licenze ad imprenditori che più volte hanno chiuso le proprie attività per fallimenti o hanno ridotto le aziende a società senza dipendenti, con il sospetto che facciano uso di lavoro irregolare, e rovinano la vita di molti lavoratori lasciati a lungo senza stipendio e destinati a perdere il lavoro?”.