GINEVRA

Lavoro: sindacati sammarinesi alla 112° Conferenza Internazionale ILO. Giustizia sociale al centro

Focus sulla Convenzione n.190 sulla violenza e le molestie di genere e nel mondo del lavoro

Nell'80° anniversario della Dichiarazione di Philadelphia relativa agli scopi e agli obiettivi dell'Organizzazione Mondiale del Lavoro, principi più che mai attuali ancora oggi sulla base dei pilastri dell'economia della cura e della giustizia sociale, a Ginevra ci si concentra sulla Convenzione n.190 sulla violenza e le molestie di genere e nel mondo del lavoro. Sindacati sammarinesi partecipi del dibattito.

“Ad oggi sono 43 gli Stati che l'hanno recepita, ma l’auspicio condiviso – osserva Gianluigi Giardinieri (CDLS) - è che questo numero cresca più rapidamente”. San Marino è stato tra i primi Paesi – il 14 aprile 2022 - a ratificare la Convenzione. “Dobbiamo ribadire con forza il principio “Porre fine alle violenze ed alle molestie sul lavoro” - scandisce Giardinieri. In linea Simona Zonzini (CSdL): durante il convegno “le delegazioni di diversi paesi hanno illustrato le azioni attuate – fa sapere la Confederazione del Lavoro - per velocizzare la ratifica o il percorso che è stato intrapreso per arrivarci. Raccolti dati a supporto dei progressi che l'applicazione della convenzione produce per la causa”. “Di qui la grande sfida – commenta Ricardo Ceccoli (USL) se in futuro vogliamo davvero un mondo senza discriminazioni tra i generi”.

Alla Conferenza Internazionale del Lavoro presenti in totale le delegazioni tripartite di 187 Paesi (governi, datori di lavoro, sindacati). Tra i vari focus, un report sulla situazione dei lavoratori nei territori arabi occupati; la protezione contro i rischi biologici connessi al mondo del lavoro, che potrebbe portare all’adozione di uno standard internazionale in materia, in occasione della Conferenza 2025; nonché i principi e i diritti fondamentali del lavoro ed approfondimenti sul lavoro dignitoso. La Conferenza guarda infine ai diritti negati ai bambini, costretti in tante parti del mondo a lavorare già in tenera età e condannati alla più grave forma di schiavitù.

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