Tecnicamente viene definita “responsabilità da misfatto della persona giuridica”. Tutte le imprese e quindi anche le banche e le finanziarie verranno considerate responsabili, a livello amministrativo, di un reato commesso da un loro organo interno. Per riciclaggio, terrorismo, corruzione, concussione, reati contro i minori, le sanzioni vanno da 3mila a 500mila euro. Possibile anche l’interdizione fino ad un anno e la revoca della licenza. Rispetto al progetto di legge in prima lettura la Commissione Affari Interni ha reso facoltativa e non più obbligatoria, l’adozione – da parte delle persone giuridiche – di un modello organizzativo che individui i rischi di commistione di misfatti. Una modifica, apportata con emenedamento della maggioranza, che non è piaciuta all’opposizione. Secondo il Segretario alla Giustizia Casali, la facoltatività del modello organizzativo è una scelta realistica in linea con quanto fatto da altre nazioni, Italia compresa.
Luca Salvatori
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