Legge sull'editoria, Osla: "Se il progetto diventa legge, ricorreremo alla Corte di Strasburgo"

Legge sull'editoria, Osla: "Se il progetto diventa legge, ricorreremo alla Corte di Strasburgo".
OSLA Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori, in seguito all’approvazione della "Legge in materia di editoria e di professione degli operatori dell'informazione" con 9 voti a favore e 5 contrari nella Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione di lunedì 25 agosto 2014, ribadisce come consideri il testo di legge e soprattutto l'Art.6 (Autorità Garante per l'Informazione) in contrasto con l'Art.10 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) che così recita: "Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera." - "Everyone has the right to freedom of expression. This right shall include freedom to hold opinions and to receive and impart information and ideas without interference by public authority and regardless of frontiers.".
E’ vero che la stessa CEDU prevede anche la possibilità di sottoporre la libertà di espressione a delle condizioni come misure necessarie alla sicurezza nazionale e alla protezione della reputazione o dei diritti altrui, ma non prevede nessun controllo di natura politica, cosa invece prevista dall’art.6 del progetto di legge sammarinese che richiede che ben 3 membri su 5 dell’Autorità Garante per l’Informazione siano di nomina politica. OSLA ritiene che la Magistratura sia da sola in grado di tutelare la sicurezza nazionale e la protezione della reputazione e dei diritti altrui, senza ricorrere all’aiuto della politica. Oppure è la politica che ha invece bisogno dell’aiuto o del controllo dell’informazione?
OSLA, pertanto, si riserva, nel caso in cui il progetto diventi Legge così come votata in Commissione, di ricorrere alla Corte di Strasburgo.

Comunicato stampa Osla

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