Legge sviluppo: categorie economiche preoccupate per l'aumento del costo del lavoro

Il confronto prosegue sul Pdl sviluppo. Se da una parte la Csu è sul piede di guerra, dall'altra sono decisamente più pacati i toni delle associazioni datoriali dopo il confronto di ieri con il Governo, anche se le perplessità restano. Anis, Osla, Usc e Usot sono in attesa di ricevere la stesura definitiva del Pdl, che sarà consegnata lunedì, si riservano un'attenta analisi dei contenuti, ma già concordano sul fatto che si tratti di un dispositivo che mediamente aumenta il costo del lavoro per occupare non residenti, a fronte di una maggiore libertà di assunzione. Preoccupata in particolare l'associazione dei commercianti: “Nel settore si registra un largo utilizzo di manodopera non residente – fanno sapere - questa normativa avrà, dunque, un impatto importante”. La problematica riguarda anche il comparto turistico: “Faremo delle proposte – aggiunge l'Usot – e andremo sicuramente a rivedere tutto l'articolato”. Per Osla saranno con ogni probabilità le realtà imprenditoriali più grandi e strutturate quelle che registreranno le maggiori difficoltà. Il Governo ha comunque dimostrato ampia disponibilità al confronto: annunciato alle categorie economiche e sociali un fitto calendario di incontri, con cadenza settimanale, da fine maggio a luglio.
Nel video l'intervista ad Andrea Zafferani, Segretario di Stato per il Lavoro.

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