Lehman Brothers in fallimento, banche centrali in allerta
La quarta banca d’affari degli Stati Uniti, Lehman Brothers, fondata 158 anni fà, è fallita. Ha già chiesto l’amministrazione controllata, ricorrendo al famoso capitolo 11, che consente ai manager di restare alla guida della società nella fase di crisi per chiudere o rilanciare l’azienda al riparo dall’assalto dei creditori.
Il crollo dopo che due tra i possibili acquirenti dell'istituto, Bank of America e Barclays, avevano ritirato le offerte. I due istituti che tentavano l'acquisto della Lehman Brothers speravano che il governo intervenisse nella transazione, compensando le mancanze con fondi federali.
La crisi dei subprime non è affatto finita. L’amministrazione americana deve confrontarsi con le Borse “nella peggiore crisi dopo il 1929”, come ha detto l’ex presidente della Fed Alan Greenspan, e con le conseguenze per l’economia reale che questo comporta. Lehman Brothers ha quasi 25.000 dipendenti, che ora sono quasi certi di restare senza lavoro. E pure senza soldi, visto che gran parte del loro stipendio era in azioni che ora non valgono più nulla. Le banche centrali di tutto il mondo vigilano, pronte ad affrontare mercati in preda al panico.