Licenziamenti Alfa Lum: nulla di fatto nell'incontro Governo-proprietà-dipendenti-sindacati
Appare sempre più difficile che l’Alfa Lum rinunci ad inviare le 60 lettere di licenziamento che aveva annunciato nei giorni scorsi, anzi secondo indiscrezioni la società starebbe già procedendo alla spedizione. Il nuovo tentativo di mediazione da parte del Segretario di Stato al Lavoro, Gianmarco Marcucci non ha portato al risultato sperato e il colloquio di questa mattina si è chiuso senza successo. Ognuna delle parti resta sulle proprie posizioni. E’ apparsa impraticabile la soluzione proposta, di costituire cioè una cooperativa fra i lavoratori Alfa Lum per proseguire nell’attività di quel ramo d’azienda che la proprietà appariva intenzionata a dismettere. Troppo alta la richiesta economica per la cessione anche del know how; le cifre ipotizzate dagli amministratori sarebbero state giudicate insostenibili dai lavoratori che avevano pensato di costituire la cooperativa. Dunque si torna al punto di partenza e i licenziamenti incombono. Fortemente polemiche le organizzazioni sindacali che ritengono invece i margini per salvare quei 60 posti di lavoro si sarebbero dovuti trovare. Contestazioni da parte dei sindacati anche per le modalità di selezione dei 60 lavoratori da licenziare, che non avrebbero tenuto conto dei criteri come l’anzianità di servizio o i diritti acquisiti. Ora l’impegno è quello di attivare gli strumenti della mobilità e della cassa integrazione, dare al più presto la necessaria copertura economica ai lavoratori coinvolti e cercare di ricollocare al più presto il maggior numero di professionalità.
Sergio Barducci
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