“Un fulmine a ciel sereno”, lo definisce il segretario di Assofin, Marziano Guidi, “non c’erano segnali in questo senso”. Attende ora di conoscere le motivazioni. La liquidazione coatta della Finanznaria Uno Spa, arriva dopo che lo stesso collegio sindacale, più di un anno e mezzo fa, aveva sollecitato un intervento dell’ organo di vigilanza. Sembra che il provvedimento sia diretta conseguenza della vicenda Credito sammarinese, di cui la fiduciaria deteneva direttamente una quota importante, il 21%. L’azzeramento del capitale del Credito ha portato alla svalutazione della partecipazione della Uno con conseguente perdita del capitale, quasi totalmente eroso. Tanto da portare l’assemblea dei soci a chiedere a banca Centrale di procedere con la liquidazione volontaria. Iter questo non praticabile per la mancanza dei requisiti patrimoniali. Ieri la decisione di Bcsm, che ha revocato la società e l’autorizzazione dell’esercizio delle attività nominando commissario liquidatore Gian Enrico Casali e il Comitato di sorveglianza.
Giovanna Bartolucci
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