Liquidità dello Stato a "rischio esponenziale"
119 pagine che analizzano il rendiconto generale dello Stato 2012 e che, considerando anche il trend del 2013, nel capitolo “raccomandazioni” prospettano come ineludibili “la revisione della spesa pubblica ma anche misure collaterali, quali privatizzazioni, liberalizzazioni e dismissioni di beni ed attività”.
La Commissione riferisce che il rapporto debito/Pil nel 2012 è stato circa al 10%, contro il 128% dell'Italia e il 90,6% dell'area Euro.
Il rapporto deficit/Pil nel 2012 si è invece attestato al 2%, mentre mediamente nell'area euro è stato del 3,7%. Numeri che appaiono positivi solo grazie ai “residui” ma che sono destinati a peggiorare. Sia Fitch, che l'Fmi che la Commissione prevedono infatti un aumento del debito pubblico, nei prossimi anni, tra il 20% e il 40% del Pil. Sta di fatto che la liquidità dello Stato a fine 2009 era di 257 milioni di euro e a fine 2012 era crollata a 73 milioni per risalire a 77 circa a settembre 2013. Secondo la Commissione il rischio liquidità della Repubblica, già alto, “si presenta esponenziale”.
Nel 2102 l'organismo di controllo ha legittimato 731 pratiche, 8 quelle considerate non legittime. Nel 2013 ha esaminato, finora, 1042 pratiche di cui legittime il 42%.
Luca Salvatori