Sono saliti a 116 i Comuni della Regione si erano impegnati a segnalare al fisco le difformità tra beni e dichiarazioni dei redditi. Si raccolgono ora i risultati, un centinaio le segnalazioni, 95 solo a Bologna. Le denunce riguardano principalmente residenze fittizie, speculazioni edilizie, affitti in nero e proprietà immobiliari. Il sistema operativo del patto è molto semplice e prevede l’integrazione in equipe di diverse figure professionali: i casi sospetti sono segnalati dall’anagrafe tributaria all’Agenzia delle entrate che procede ad un controllo fiscale. Soddisfatti il direttore regionale dell’Agenzia delle entrate Antonino Gentile e il direttore dell’Anci Antonio Gioielleri. Quest’ultimo si rivolge alle amministrazioni ancora ritrose, tra i capoluoghi di provincia mancano all’appello Parma, Forlì e Piacenza, convincendole ad aderire rassicurandole del costo zero dell’operazione che ,al contrario, beneficeranno del 30% di ogni segnalazione andata a segno. In quest’idillio non resta altro da dire: “Evasori tremate!”.
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