Centro strapieno, vie affollate, parcheggi colmi. Le presenze del week end di Capodanno avevano fatto ben sperare, ma nella calza della Befana gli operatori del turismo di San Marino hanno trovato delusione ed amarezza. E ben poche prenotazioni. E pensare che quello dell’Epifania, con i suoi quattro giorni, era il ponte più appetibile di queste feste natalizie che dopo una prima ed approssimativa botta di conti vanno ad archiviarsi allineandosi ai numeri dello scorso anno. Una media di due giorni ed alberghi pieni solo per Capodanno. Dopo il brindisi i turisti hanno salutato, e prima di spegnare le luminarie una riflessione sul perché è d’obbligo. Per gli albergatori c’era da aspettarselo: San Marino non è una meta di villeggiatura invernale. La notte di San Silvestro è un discorso a parte: il Centro è un palcoscenico affascinante, a pochi chilometri dalla diretta Rai. “Ma è sugli attrattori veri che bisogna puntare – spiega Stefano Raggi del Consorzio 2000 - una poker room, un centro termale, tutto ciò che al di là delle manifestazioni contribuisca finalmente a trasformare un tipo di turismo da escursionistico a stanziale”. Per farlo - aggiungono - ci vuole la volontà politica. Ma anche un calendario favorevole: il 2011, sguarnito com’è di ponti, non parte sotto i migliori auspici.
Sara Bucci
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