Madrid nel caos per lo sciopero contro la riforma del lavoro
Spagna in tilt per lo sciopero generale di 24 ore, l’ottavo dalla fine del franchismo, proclamato dai sindacati contro la riforma del lavoro, che rende più facili e meno costosi per le imprese i licenziamenti, varata dal governo di centrodestra del premier Mariano Rajoy e contro i tagli antideficit alla spesa sociale. Il ministero dell’Interno ha comunicato che 58 persone sono state fermate, una decina i feriti negli scontri, che sono diventati via via sempre più violenti, soprattutto a Barcellona, dove i manifestanti hanno anche dato fuoco ai cassonetti. Trasporti pubblici paralizzati, chiusa anche l’Alhambra di Granada, il monumento più visitato di Spagna. E’ guerra di cifre sulle adesioni: per i sindacati è dell’85%, per l’esecutivo invece la protesta non ha avuto molto seguito. Il direttore generale della politica interna Cristina Diaz ha segnalato che la normalità nei posti di lavoro è stata molto elevata. Lo sciopero cade proprio nei 100 giorni di governo di Rajoy, che comunque dice che non intende farsi condizionare dallo sciopero, deciso a proseguire con la riforma, necessaria a combattere la disoccupazione giunta ormai al 23%.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy