Mafia in Emilia Romagna: boom di operazioni bancarie sospette
In pratica, tira le somme la Fiba (sindacato dei bancari dell'Emilia-Romagna), "ogni sportello bancario della regione ha segnalato in media 1,5 operazioni sospette, con punte di quasi due segnalazioni nelle province di Reggio Emilia, Modena e Rimini. Numeri che dimostrano come nella nostra regione sia ancora altissimo il rischio di infiltrazioni mafiose nella parte integra dell'economia regionale".
Il rischio delle infiltrazioni mafiose "ci preoccupa molto e assume una doppia criticita' perche' va ad aggravare ancor piu' un tessuto economico, e di conseguenza le condizioni di vita dei lavoratori, gia' fortemente provato dalla crisi strutturale in atto", dice Amadori – segretario regionale dei bancari Cisl - aggiungendo che "e' inutile nascondersi, come tra l'altro conferma la stessa Dia, che la vicina Repubblica di San Marino rappresenta ancora un polo di attrazione per il riciclaggio e l'evasione fiscale, sebbene sia indubbio che occorra incoraggiare e fare un plauso al percorso che San Marino sta facendo per adeguarsi alle normative internazionali in tema di trasparenza finanziaria". "Nel frattempo- conclude- ribadiamo
ancora una volta la necessita' di abbassare la soglia obbligatoria della tracciabilita', dagli attuali mille a 500 euro, poiche' solo contrastando con decisione l'evasione fiscale si potra' combattere con efficacia il riciclaggio".