Manifestazione sul Pianello: condanna da 26 consiglieri e da Cittadinanza Attiva
La libera espressione va tutelata sempre, sia quando la si usa per manifestare idee e proposte e sia quando viene utilizzata per denunciare un dissenso, una critica, ma la violenza no, quella va condannata. E' questo il sunto della posizione espressa congiuntamente da 26 consiglieri di maggioranza, che hanno sottoscritto la ferma condanna di quelli che definiscono “i fatti incresciosi di ieri”. “Non è accettabile – si legge - che queste manifestazioni siano inquinate da atti violenti e intimidatori, seppur marginali, contenuti anche grazie alla professionalità delle forze dell'ordine”. Atti che i 26 consiglieri biasimano con forza, così come contestano le dichiarazioni rilasciate a caldo da qualche rappresentante di categoria. Affermazioni che, a loro giudizio, amplificano la gravità e complicano il confronto. Ed è proprio alle associazioni di categoria che si rivolgono, invitandole a prendere le distanze da quei comportamenti e da chi, pur rappresentando esigenze e sensibilità comprensibili, rischia di delegittimarle con atteggiamenti scomposti e pericolosi. Sulle questioni sollevate, i 26 firmatari assicurano la disponibilità ad intavolare un dialogo. Violenza e intolleranza vanno rifiutate sotto ogni forma anche per Sinistra Unita e Civico 10, che dichiarano di condividere un serie delle preoccupazioni dei commercianti, per quella che definiscono l'assenza di un vero progetto economico di sviluppo. Cittadinanza Attiva ritiene ormai inevitabile l'introduzione di strumenti elettronici di pagamento, ma senza comportare ulteriori aggravi sulle attività economiche e invita il Governo a valutare ogni forma di agevolazione per ridurre al minimo l'impatto. Auspicano un dialogo costruttivo fra Governo e categorie economiche, per ricercare soluzioni efficaci prima del primo gennaio2015. Un richiamo anche a chiunque abbia posizioni di rappresentanza, a misurare con attenzione le parole utilizzate a mezzo stampa. Il nostro Paese, conclude la nota di Cittadinanza Attiva, non può permettersi conflitti sociali né scontri tra categorie economiche e tra lavoratori, dal momento che la rinascita economia e sociale della Repubblica riguarda tutti. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, tutti insieme e senza sotterfugi.
SB
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