Il turismo balneare dell’Emilia Romagna è in sofferenza ma continua ad incidere per un 80% sul totale, nonostante la crisi congiunturale dell’economia italiana e tedesca, i due principali mercati di riferimento. In questo quadro piuttosto difficile, la regione lancia al meeting di Rimini la carta dell’ospitalità. Una proposta elaborata dall’Apt servizi che è una sorta di codice etico a cui ispirare l’azione dei privati che operano nel turismo in collaborazione con il settore amministrativo locale. L’interlocutore principale della carta sarà il turista, considerato come cittadino temporaneo con cui stipulare un patto virtuale. Chi viene in vacanza dovrà poter usufruire degli stessi servizi erogati ai residenti e viceversa i residenti potranno servirsi tutto l’anno di servizi e infrastrutture create principalmente per i turisti. In questa ottica le due parole chiave della carta dell’ospitalità, sono responsabilità e accoglienza. Dove per responsabilità si intende una nuova etica nel comprare e nel vendere il prodotto turismo e per accoglienza l’aprire nuovi orizzonti nel modo di concepire il rapporto tra luoghi e persone che li vivono, sia pure temporaneamente.
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