Modifiche all'assegno minimo garantito, Csdl: alcuni passi avanti

Modifiche all'assegno minimo garantito, Csdl: alcuni passi avanti.

La Csdl accoglie con favore le modifiche all'assegno minimo garantito ai nuclei familiari introdotte con il decreto 73. Il reddito minimo è stato portato, dai precedenti 580 euro a 650 euro, maggiorato di 150 euro per il coniuge o per il convivente, e di 100 euro, rispetto ai 50 pre-esistenti, per ogni altro membro del nucleo famigliare. Il reddito minimo della famiglia è ulteriormente maggiorato in misura pari al 50% del canone mensile dell'affitto, fino a 400 euro al mese. È invece rimasta invariata la impossibilità di accedervi per i nuclei familiari che possiedono immobili oltre la casa di abitazione, mentre è stata aumentata da 6.000 a 12.000 euro la somma di denaro o di strumenti finanziari detenuti oltre la quale non si ha diritto all’assegno.

Ciò significa che le famiglie devono dare fondo a quasi tutti i propri risparmi - puntualizza il sindacato - prima di poter essere considerati in condizioni di difficoltà, mentre analoghe disposizioni non sono state previste per differenziare i ristori alle aziende. Questo necessario intervento deve essere calibrato sulla base delle reali necessità di sostegno delle famiglie, e non attraverso alcuni parametri computati in misura forfetaria - concludono.

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